Le OTA (Online Travel Agencies) sono ormai un pilastro fondamentale del turismo, suscitando spesso opinioni contrastanti. Tuttavia, indipendentemente da come vengano percepite, è innegabile che le OTA siano uno strumento imprescindibile nel panorama alberghiero moderno. I viaggiatori le utilizzano quasi automaticamente, non solo per prenotare camere, ma soprattutto per consultare disponibilità e prezzi degli alberghi nella zona di loro interesse.

Saper sfruttare appieno le OTA offre un vantaggio competitivo significativo. Non si tratta solo di incrementare le prenotazioni tramite questi portali, ma anche di raggiungere un vasto pubblico di potenziali clienti sul web. Ecco perché, nei prossimi paragrafi, esploreremo come gli albergatori possono massimizzare l’utilizzo delle OTA, aumentando così anche le prenotazioni dirette.

La vetrina più efficiente del web

Quando si tratta di promuovere un albergo online, la prima cosa che viene in mente è raggiungere il più ampio pubblico possibile, magari attraverso annunci su Google o sui principali social network. Tuttavia, spesso le OTA vengono considerate solo come un catalogo in cui inserire il proprio prodotto, piuttosto che come un investimento di marketing. In realtà, la situazione è molto più complessa.

Posizionare il proprio albergo sui principali portali online offre una notevole visibilità agli utenti e, grazie agli investimenti pubblicitari delle OTA, consente di sponsorizzare l’albergo su motori di ricerca come Google e su social network come Instagram e Facebook. Questa visibilità non solo genera prenotazioni tramite le OTA, ma anche prenotazioni dirette, come esploreremo nel prossimo capitolo.

Il percorso del potenziale cliente

Analizzando il comportamento delle persone alla ricerca di alloggi, emerge un percorso ricorrente. Spesso, gli individui cercano potenziali alloggi tramite le OTA e, una volta selezionate le opzioni più interessanti, effettuano una ricerca su Google per trovare il sito ufficiale dell’albergo e i relativi contatti, come l’indirizzo email e il numero di telefono. Questo fenomeno è spiegato dalla consapevolezza diffusa riguardo alle commissioni elevate applicate dalle OTA. In tal modo, i viaggiatori cercano di ottenere uno sconto sulla prenotazione rispetto al prezzo visualizzato sulla piattaforma.

Un semplice calcolo percentuale, che riduca lo sconto rispetto alla commissione di Booking, permette di ottenere un guadagno extra sulla prenotazione. Inoltre, un cliente diretto tende a essere più fedele rispetto a un cliente proveniente da una OTA, poiché quest’ultimo spesso partecipa ai programmi fedeltà creati dalla piattaforma.

Questo percorso ci insegna che le commissioni pagate alle OTA non rappresentano soltanto il costo dell’acquisizione di una specifica prenotazione, ma anche un investimento nella visibilità pubblicitaria offerta dalla stessa OTA. Tale visibilità non è uniforme per tutte le strutture sul canale, ma è direttamente proporzionale al ranking dell’albergo sulla piattaforma. Nel prossimo capitolo, vedremo come esempio il ranking di Booking.com.

Il ranking di Booking.com

Il ranking su Booking.com determina l’ordine in cui le strutture disponibili vengono visualizzate nei risultati di ricerca. È una classifica creata appositamente dalla piattaforma, basata su diversi fattori. Questi includono:

  1. Contenuti: L’ottimizzazione delle informazioni descrittive, servizi e foto della struttura è cruciale. È importante assicurarsi di avere un profilo completo e dettagliato.
  2. Tariffe: I prezzi giocano un ruolo importante. Bisogna quindi mantenere i prezzi competitivi e monitorare le strategie di prezzo dei concorrenti.
  3. Disponibilità: La disponibilità delle camere è considerata. È bene caricare le camere con almeno un anno di anticipo per massimizzare la visibilità.
  4. Recensioni: Le recensioni degli ospiti influenzano il ranking.
  5. Tasso di prenotazione: La percentuale di prenotazione rispetto alle visualizzazioni della pagina è un indicatore di performance.

Viene quindi spontaneo considerare che alcune pratiche diffuse, come quella di far cancellare i clienti da Booking per incentivare prenotazioni dirette offrendo uno sconto, oppure quella di avere prezzi più bassi sul proprio sito rispetto a quelli pubblicati su Booking (disparity rate), danneggiano il ranking. Questo comporta una riduzione delle prenotazioni sia da booking che per via diretta, come conseguenza della minor visibilità.

Considerazioni finali

Esaminando le molteplici sfaccettature del servizio offerto dalle OTA, emerge che, nonostante le commissioni elevate, queste possono potenzialmente ridurre la necessità di ingenti investimenti in marketing. Tali investimenti, comunque, non raggiungerebbero l’efficacia delle OTA.

Inoltre, va considerato che oggi l’omissione delle OTA significherebbe escludersi da un vasto mercato in crescita, con conseguente perdita di opportunità di guadagno. Pertanto, è fondamentale non percepire le OTA come un male necessario da limitare, ma piuttosto come un’opportunità da sfruttare appieno.